Gradino dopo gradino, la scala di legno scricchiola…
Nel passo che procede c’è tutto il peso del corpo da sostenere, con tutte le sue strutture fatte di anni ed anni di storia… Non sempre personale.
Il legno logoro della scala è premessa di un vissuto lungo, dove non vi è ne inizio ne fine.
Solo l’andamento, più o meno lento, ne determina la lunghezza e ne prende atto il tempo.
Ligio il viandante risale il gradino come se, ignaro del gioco, non gli fosse dato di raggiungere la meta prefissata e con fatica prosegue.
Mentre da sotto la scala, a comando, fa scivolare i gradini uno ad uno in un moto contrario che inganna.

Sonia Lunardi