Guardiamo tutti il mondo dalla stessa finestra, quella interiore, diamo forma a luoghi, eventi e persone nella totale inconsapevolezza di ciò che costantemente creiamo.
Ognuno di noi mostra un pò di se… Quel tanto che gli permette di muoversi oltre la paura.
Siamo noi a fare il bello e il cattivo tempo, da sempre, nel credere che tra il bianco e il nero ci sia solo il grigio.
Nella perseverante ambizione del grigio, ci perdiamo tutte le sfumature di colore che ognuno porta dentro.  E non ci è dato di riconoscerle nell’altro, fuori di noi, se prima non ne facciamo esperienza personalmente.
La finestra rimane la stessa…quella interiore. E l’acqua del Gange sembra sempre troppo lontana.

Sonia Lunardi