La visione che mi è data dei giochi mi porta ad osservare la forma delle cose nella loro interezza. Dove non arriva la mente, si apre la meraviglia di ciò che è.

Tutto irradia e vibra con una frequenza altissima. Nella visione che mi è data, la percezione si affina e contrasta ciò che, apparentemente vero, si sbriciola come uno specchio e si frantuma di fronte ad un’immagine vuota.

Niente è come appare, ed è il Niente che a sua volta tale, rende il tutto così pieno. Nella visione ormai appurata delle cose… Mi perdo volentieri e osservo i giochi da fuori.

L’infinita danza della mente, forma una rete di connessioni, che prende forma, confermata dalle credenze e dalle emozioni di tanti, fino a divenire quella realtà che fa da schema al vissuto degli stolti. Solo la tua voce mi riporta qui, in questo assurdo presente a cui dà senso la tua presenza.

Solo la tua voce, che ascolterei per ore, perché mi incanta   il tuo sapere infinito, e nell’ascoltarti lo sguardo sprofonda in quell’abisso a cui non so dare un nome.

E mentre i giochi continuano lì osservo…Poi torno qui e ti ascolto, tutto è adesso, ora…

Sonia Lunardi