Mai si sono viste radici che hanno impedito all’albero di crescere, così come l’olivo le affonda nel terreno inglobando a se la roccia e contiene colline, allo stesso modo il pino che più in superficie le allunga e manifesta visibili intorno, si conforma ai venti e si innalza fino al cielo come se anelasse di essere visto o la quercia secolare che racconta storie di millenni attraverso intrecci possenti e vigorosi.

Così è dato all’essere umano in divenire di ricordare da dove viene per trarre forza dall’origine e manifestarla nell’infinito presente che come una costante illusoria si muove.

Più è alta la consapevolezza delle radici, più ci è permesso di Stare in sintonia con ciò che ci incontra e ci permette di fluire.Nella comprensione dell’albero, niente è separato… Nella libertà dell’uomo che si completa c’è l’immensità del resto che si forma e dà forma.

 

Sonia Lunardi