Sembra che il cuore scoppi da un momento all’altro, i tendini forzano sulle gambe secche che passo dopo passo salgono quelle scale con l’intento di alleggerire il peso a chi, più grande di te, rientra stanco a sera.
Sulle spalle esili il sacco che si sbilancia, nel cuore l’amore più grande, nella mente l’inganno del fare più forti le braccia del bambino che in quel momento si sente Dio.
Nel sacco l’intero Sistema giace in attesa di essere reso e finalizzato a ciò che ad oggi è già stato.
Un pensiero attraversa la mente: “Grazie Gulliver”.

Sonia Lunardi