Il fruscio del lapis, che scorre incerto sul foglio, segue il ritmo del respiro di chi scrive.
L’occhio vigile osserva il decadere dell’informazione che si fa simbolo e coglie nella memoria un sorriso.
Oltre la mente, il cuore che batte e da il ritmo allo scorrere del tempo che si assottiglia.
Niente è separato e da lontano fanno capolino gli Avi a cogliere l’attimo del ricordo che sfuma lontano.
Sono tutti qui, osservati da chi è stato pensato prima, ed ora, nella consapevolezza del momento si riconosce Figlio di un Sistema più grande

Sonia Lunardi