L’originalità del silenzio che si scopre pieno di parole mentre il contatto impedisce quell’equilibrio interiore tra il fare e il non fare.

La perplessità di un momento che, completamente nuovo ti mostra e si mostra…sciogliendo l’attesa fino a goderne l’attimo.

E non c’è altro da dire, tutto parla da se, basta saper ascoltare…basta saper aspettare. Perché il creare costante è frutto della mente che serve instancabile e si affida al cuore finché tutto si compia e diventi già stato in attesa di essere ancora…e ancora…e ancora.

Invincibile e maestoso il silenzio regna e si beffa di un sentire che va oltre e non ha bisogno di essere ora, in quanto già infinito, e niente può trattenere ciò che impalpabile sfiora come una carezza e diventa matrice di un disegno più grande.

Sonia Lunardi