L’inconscio si tinge del colore che, come pittori, decidiamo di usare sulla tela bianca.
Di volta in volta mescoliamo le basi fino ad ottenere la sfumatura che più ci coglie… Nello stendere quel velo diamo più o meno forza per rendere la consistenza del colore tale e quale al pensiero che l’accompagna in quel momento.

La tavolozza, apparentemente sporca, spesso è migliore della tela stessa… In quanto sulla tela si crea l’illusione di ciò che all’inconscio è più funzionale.

Sonia Lunardi