L’adulto che incontra se stesso può a sua volta incontrare l’altro. L’Insegnante che guarda di fronte a se la meraviglia degli alunni che riempiono con il loro entusiasmo un’aula, un corridoio, un giardino, una sala mensa, un palcoscenico, la strada…

L’Insegnante che incontra se stesso e ne riconosce la meraviglia e la specialità che è, può incontrare in quegli alunni la meraviglia e la specialità che ognuno porta dentro di se e che,solo se osservata e riconosciuta, si potrà mostrare e lasciarsi osservare.

Nell’essere riconosciuto tale, l’alunno si sente visto, si sente vivo, si apre alle infinite possibilità del proprio progetto di vita e guarda oltre. Arriverà il tempo che gli farà incontrare se stesso e farà i conti con ciò che non è stato riconosciuto, con ciò che a suo tempo non è stato visto.

L’Adulto che incontra se stesso può incontrare l’altro e mitigare il percorso fino a cambiarne la storia. Solo se prima ha incontrato se stesso…

Tutto si compie, basta riconoscerne gli aspetti e le prodezze con cui lo fa, nel compiersi l’essere umano in divenire non si plasma ne si forgia…bensì lascia che si mostri la meraviglia di ciò che già è…Essere è già una meraviglia.

Sonia Lunardi