L’allievo disse: “Mi sento come il granello di sabbia nella parte più stretta della clessidra”. Il Maestro rispose: “Sentiti Duna del deserto, Spiaggia tropicale, Torre del castello fra le dita di un bambino, vola nelle raffiche del Ghibli e danza prima di posarti sotto gli occhi di chi ha agitato la palla di vetro…

Solo così ti renderai conto che la Clessidra non esiste, è solo l’illusione di chi prima di te ne ha fatto la soluzione migliore e nel pensarla l’ha creata. Vivi… Nel vento, nell’acqua, sii culla d’impronta di chi cammina da sempre, nel fuoco che forgia e ti riscopre vetro.

La Clessidra racchiude in sé qualcosa che è tale finché è funzionale: il Tempo. Ma in un tutto illusorio lo scopo della Clessidra è finalizzato a tenerti prigioniero di te stesso, nel credere che solo attraverso la strada più stretta tu possa trovare la via giusta e altri che come te lo credono gli danno senso. Vivi… Sii… Nell’essere tutto si compie e sei Duna, sei Spiaggia, sei! Niente può contenere la grandezza che sei. Quando ti osservi… Sei!

Sonia Lunardi